Facebook: l’Ad ammette la delusione del titolo

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Facebook, fin dal suo debutto nel mercato finanziario, non è mai riuscito a convincere del tutto. Forse il salto nel mercato era da studiare meglio, forse è stato sopravvalutato. Fatto sta che l’impegno a trovare nuove soluzioni per gli iscritti non è mai venuto meno. 

Facebook, per tanti anni, è stato considerato la gallina dalle uova d’oro del web, visto che nato da un’idea molto semplice, curato da due giovani, è diventato in poco tempo più grande di una nazione, almeno a livello virtuale. Oggi non essere iscritto a Facebook è praticamente un segno distintivo.

Questa passione riscossa nel web aveva convinto tutto che anche a livello finanziario ci sarebbe stato un successo analogo. Invece non è stato così perché per via di un inghippo tecnico e di una sopravvalutazione dell’Ipo, in poco tempo il titolo social ha perso appeal in borsa.

Zuckerberg si è trovato a perdere una poltrona nell’Olimpo dei personaggi più ricchi del mondo e così durante l’ultima assemblea dei soci, l’appuntamento annuale per chi lavora e gestisce Facebook, ha ammesso di essere deluso dell’esperienza finanziaria.

Questa ammissione di colpa non è andata di pari passo con il riconoscimento di una fallimento professionale. Il lavoro per creare valore, infatti, non è messo in discussione.