L’Italia nell’abisso secondo Confindustria

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Secondo Confindustria l’Italia è finita in un abisso e la luce fuori dal tunnel della crisi potrà essere apprezzata soltanto a partire dal secondo trimestre dell’anno prossimo. I dati parlano chiaro: non c’è stato alcun miglioramento della situazione produttiva del nostro paese.

Le stime sulla crescita del PIL italiano sono state riviste al ribasso, mentre deve essere aumentato il range di oscillazione del debito pubblico tricolore. Insomma, l’Italia è in recessione e sembra proprio che sia sprofondata in un abisso come sottolinea Confindustria.

Il centro studi di viale dell’Astronomia ha cercato di rinfrescare il quadro economico del nostro paese ma ha peggiorato le previsioni fatte a dicembre dell’anno scorso. Il PIL nel 2012 non scende dell’1,6 per cento ma subirà un calo più deciso del 2,6%.

In questo modo il miraggio del pareggio di bilancio si allontana. A confermare questa sensazione arrivano anche i dati relativi al rapporto tra il debito e il PIL.

Per il 2012 era previsto prossimo al 121,3% mentre si attesterà con tutta probabilità sul 125,7%. Stesso discorso per il 2013 quando era previsto un rapporto debito/PIL del 118% e invece si faranno i conti con un quadro molto peggiore e un rapporto vicino al 125,8%.

Secondo Paolazzi del Centro Studi di Confindustria, la ripresa partirà dal secondo trimestre dell’anno prossimo mentre il calo del PIL potrebbe concludersi con la fine del 2012.