Opzioni binarie e asset: come investire su oro e dollaro?

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Due degli asset principali sui quali investire con le opzioni binarie attraversano una fase delicata. L’oro è protagonista di una discesa che, tra alti e bassi, si trascina ormai da circa 24 mesi.

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Il motivo del calo del metallo prezioso va attribuito a una stabilità delle valute, arrivata dopo un lungo periodo di caos, che ha compromesso l’associazione tra oro e bene rifugio. Attualmente, l’oro risulta in calo, per quanto leggero.

Eppure sono in molti a scommettere su un metallo giallo in grado di risalire la china nel breve periodo. C’è addirittura chi pensa a una rottura rialzista. Si tratta solo di supposizione ottimistica? In verità, i segnali che vanno in questo senso ci sono e risultano peraltro abbastanza evidenti. Al centro della scena, ancora una volta il dollaro.

La verità è che l’oro sta perdendo la sua valenza di bene rifugio. Per gli esperti non è un caso:

E’ ovvio: se una valuta perde il suo valore, e in prospettiva sembra destinato a indebolirsi, verrà preso meno in considerazione da questo punto di vista. E se il dollaro non è più un bene rifugio, e le altre valute major non danno sicurezza in tal senso (e l’euro non le dà), allora l’investitore non può che rivolgersi al metallo giallo.

Cosa sta succedendo al biglietto verde? Se ragioniamo in termini di Eur/Usd, la situazione è piuttosto bloccata ma ci si muove in una prospettiva di lieve aumento. Certo, la situazione cambierebbe bruscamente se la Fed dovesse disattendere l’appuntamento con il nuovo rialzo dei tassi, che gli analisti più ottimisti posizionano intorno a giugno.

Cosa dicono gli esperti?

Il dollaro potrebbe indebolirsi rispetto all’euro anche a causa di un altro evento: l’Europa, nonostante l’ultimo anno si sia rivelato convulso, sembra palesare elementi di stabilità. Certo, la crescita è moderata ma non da grossi segni di cedimento. Le emergenze migranti sembrano rientrare, e lo stesso si può parlare della Grecia, dalla quale non si attendono nuovi colpi di testa. In questa prospettiva, l’euro si rafforzerebbe soprattutto sul dollaro, che nel frattempo vive una crescita del Pil altalenante.