Opzioni binarie: l’indicatore Momentum

Spread the love

L’indicatore Momentum nelle opzioni binarie funge nello specifico a misurare la velocità con cui mutano i valori di riferimento sul mercato valutario, ed è anche molto utile al fine di calcolare il volume di transazioni dello stesso.

Utilizzato per la prima volta da J.W. Wilder, esso appare estremamente prezioso al fine di poter prevedere in anticipo un cambio di tendenza sui mercati ed adottare il proprio comportamento in conseguenza di esso, provando allo stesso tempo a non esporre il proprio investimento a rischi smisurati.

I valori presi in esame nel caso specifico, sono quelli che formano la differenza tra il prezzo corrente e quello di un numero n di periodi, ovvero il valore che in un grafico equivale ad una giornata di contrattazioni. Nel grafico, la linea dell’indicatore Momentum oscilla tra valori positivi e negativi i quali non hanno limiti: i primi si verificano quando il prezzo della rilevazione è superiore a quello registrato in precedenza, i secondi nel caso inverso.

Quando il valore dell’indicatore è troppo accentuato verso l’alto o verso il basso, vuol dire che la valuta in esame sta attraversando un momento di squilibrio accentuato in un senso o nell’altro e si approssima di conseguenza ad un evento eccezionale.

Per rendere realmente rappresentativo l’indicatore Momentum, si dovrebbero prendere in esame solitamente tra gli otto e i quattordici periodi. Sotto questa soglia le onde del grafico potrebbero diventare troppo marcate, tali da generare falsi segnali, sopra i venti periodi potrebbero invece rarefarsi troppo, rendendo parimenti poco realistica l’analisi.

Numerosi esperti ritengono che l’indicatore Momentum sia troppo rischioso in particolar modo per chi non opera sul trading di brevissimo periodo, proprio per la facilità con cui genera falsi segnali. Altri ritengono invece che il rischio possa essere temperato a livelli accettabili ove ad esso venga affiancato un altro sistema di rilevazione.