Opzioni binarie e scadenze: come usare l’indicatore ATR

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I mercati valutari sono volatili. Attraversano fasi delicate. Ogni trader, pertanto, cerca di affinare quotidianamente i suoi strumenti operativi in base alle circostanze che potrebbero presentarsi.

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E’ opportuno precisare che con una pessima gestione del money management la volatilità diverrebbe un ostacolo troppo alto, il quale però, ove affrontato nel modo più corretto e con i giusti accorgimenti, può tramutarsi esattamente nel suo opposto, ovvero in una opportunità da sfruttare.

Tra gli strumenti che possono affiancare il trader in questo particolare compito, vi è l’indicatore ATR, (acronimo di Average True Range).

Esso è un indicatore di trading statistico il quale viene adottato in particolare al fine di misurare nel modo più esatto possibile la volatilità dei mercati e viene calcolato come media mobile dei prezzi in un dato arco di tempo. Solitamente la True Range viene indicata come la differenza tra:

– massimo e minimo di giornata;

– massimo odierno e chiusura precedente;

– minimo odierno e chiusura precedente.

Il valore più elevato tra i tre presi in considerazione, viene indicato come True Range.

Una delle formule con le quali viene comunemente calcolato, è la seguente: ATR = media mobile (Trj) (n), ove appunto con Trj si indica il valore massimo tra i tre presi in considerazione.

Come funziona l’indicatore ATR?

Esso può segnalare con particolare enfasi il mood degli investitori, ovvero la predisposizione psicologica di chi opera sul mercato. Proprio per tale ragione, si è soliti dire che livelli elevati o comunque crescenti di esso indichino il montare o il consolidamento di un trend, mentre livelli bassi o in decrescita stiano ad indicare una fase di consolidamento, foriera di una stabilizzazione prima di possibili breakout.