Come calcolare la tassazione sulle opzioni binarie

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Il mondo delle opzioni binarie sta vivendo un momento d’oro e raggiungendo sempre più utenti che decidono di avere un approccio a questo strumento finanziario. 

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Merito delle opportunità offerte, nonché della facilità delle strategie in uso. La rapida diffusione delle opzioni binarie implica una riorganizzazione del sistema della tassazione il quale puo’ e deve stare al passo con la recente evoluzione, tutelando i trader e gli aspetti fiscali.

Si tratta di un elemento che molto spesso viene sottovalutato, tuttavia in realtà è molto importante per chi vuole fare del trading online il proprio lavoro e fondarci un’intera carriera. Quindi per essere in regola, ogni trader che superi una certa somma annua di profitto, ha l’obbligo di dichiarare all’interno del proprio modello unico, l’ammontare della cifra esatta dei suoi profitti e pagare un imposta relativa.

In base alla sede della società mediante la quale si opera e alla soglia di profitto che si raggiunge, sarà o direttamente il broker ad occuparsi di compilare il modulo dei propri clienti e a girarlo direttamente allo stato, oppure il trader stesso che attraverso la compilazione di moduli speciali, specificherà e si preoccuperà di versare le imposte in maniera diretta.

Non prendere parte alla tassazione sulle opzioni binarie, se si supera una certa soglia di profitto, equivale a cadere nel reato di frode fiscale; chiaramente gli intermediari con i quali si opera devono essere registrati presso la Consob e autorizzati, per chi delega invece operatori esteri sarà necessario compilare un riquadro preciso all’interno del modulo, ma solo se si supera la cifra di 10.000 euro all’anno di profitti nell’anno precedente a quello in cui occorre fare la dichiarazione. Le operazioni di trading online a livello fiscale possono rientrare in due tipi di regimi diversi che prevedono entrambi la modalità di dichiarazione di redditi anche se con metodi differenti tra loro.