Opzioni binarie: come funziona la tassazione dei proventi?

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I proventi dell’attività di trading, sia se derivano dall’investimento in opzioni, azioni, forex o altre attività finanziarie, vengono ritenuti, in base alla tipologia di appartenenza, rendite rinanziarie o redditi diversi di natura finanziaria. Inoltre, gli investimenti finanziar, i redditi di capitale e i redditi diversi, devono essere inseriti nella propria dichiarazione dei redditi.

Anche in merito alle operazioni svolte nell’universo delle opzioni binarie, dunque, occorre tenere in considerazione e conoscere la tassazione dei proventi.

La nuova normativa entrata in vigore dal 1° gennaio 2012, con il Decreto Legge n. 138/2011 convertito nella Legge n.148/2011 e il D.l. 216/2011, statuisce che tutte le rendite finanziarie, i redditi di capitale e redditi diversi, sono soggetti ad una tassazione unica pari ad una aliquota fissa sostitutiva del 20%.

Nello specifico, con la circolare dell’ottobre 2011 l’Agenzia delle Entrate ha finalmente messo in evidenza la questione della imposizione fiscale dei profitti provenienti dal trading sul forex

Si passa così dalla precedente aliquota del 12,50%, ad una aliquota meno conveniente del 20%. Ad ogni modo, le difficili condizioni del paese non hanno risparmiato dalla richiesta di maggiori sacrifici, anche chi ottiene profitti da attività finanziarie.

Tuttavia, occorre considerare che per le condizioni del momento e l’elevata pressione fiscale di tutti gli altri settori d’attività, l’attività di un trader è ancora oggi soggetta ad una bassa tassazione dei proventi.

A seguito di tutte le autorizzazioni, documenti, certificati, fogli e fogliettini che sono richiesti al fine di avviare un’attività autonoma, commerciale, agricola, artigianale o d’impresa, sorge il dubbio se anche per chi opera nei mercati finanziari ci sia l’obbligo di presentare forme di documentazione prima di iniziare la propria attività.

Ebbene, il trader che vuole investire in attività finanziarie non deve avviare nessuna attività d’impresa. Egli può svolgere tutto da privato cittadino. Unico obbligo, e di certo non poteva essere altrimenti, quello di dichiarare al fisco i redditi prodotti.