Si fa un gran parlare della fatturazione elettronica in questi ultimi tempi, perché questo processo digitale è ormai diventato obbligatorio per buona parte delle partite IVA, perché questo processo digitale potrebbe diventare obbligatorio nel corso dei prossimi mesi anche per i forfettari che sino ad oggi invece sono esonerati. Se ne parla in modo sempre più intenso, anche perché sembra essere l’unico strumento di cui disponiamo per contrastare l’evasione fiscale. Senza dimenticare poi che grazie alla digitalizzazione crescente sarebbe finalmente possibile eliminare il cartaceo, così da evitare inquinamento e disboscamento.
Non tutti sanno però come la fatturazione elettronica funzioni realmente. Resta per molte persone oscuro soprattutto cosa sia e come funzioni il Sistema di interscambio da cui tutte le fatture emesse devono necessariamente passare e che consente la corretta trasmissione delle fatture non solo al mittente ma anche all’Agenzia delle Entrate. Cerchiamo di fare insieme un po’ di chiarezza quindi proprio su questo punto.
Fatturazione elettronica, cos’è il sistema di interscambio
Coloro che si affidano alla fatturazione elettronica, spesso scelgono una piattaforma dedicata a questo servizio, come, giusto per citare una tra le più famose, https://fatturapro.click/. Una volta emessa la fattura tramite queste piattaforme, il documento viene immediatamente inviato al Sistema di Interscambio e in seguito all’Agenzia delle Entrate in modo che sia possibile tenerne traccia.
Ecco come funziona il processo. Il Sistema di Interscambio riceve la fattura e la controlla. Se la fattura è stata redatta nel modo corretto, la recapita al destinatario e invia un messaggio al mittente di avvenuto recapito. La fattura viene recapitata anche all’Agenzia delle Entrate, così che sia possibile tenerne traccia senza difficoltà. Nel caso in cui il Sistema di Interscambio rilevi degli errori nella compilazione della fattura, questa viene invece rispedita al mittente, in modo che possa essere controllata ed emessa nuovamente nel modo corretto. Il Sistema di Interscambio funziona un po’ insomma come un centro di smistamento postale, dedicato esclusivamente alle fatture elettroniche.
Fatturazione elettronica: quali controlli sono effettuati dal Sistema di Interscambio
Come prima cosa il Sistema di Interscambio controlla tutti i dati obbligatori, quei dati che quindi devono necessariamente essere presenti su una fattura elettronica come il codice del destinatario, la data di emissione, la firma del mittente e simili. Come abbiamo poco fa affermato, in caso di errori il Sistema di Interscambio rispedisce al mittente la fattura con un avviso, in cui sono indicati data e ora, nonché il codice di errore.
I codici di errore disponibili sono innumerevoli e mano a mano che passa il tempo ne nascono sempre di nuovi, consultabili sul sito ufficiale dedicato alla fatturazione elettronica. Quelli in assoluto più comuni comunque sono:
- Codice 00001, relativo ad un errato nome del file.
- Codice 00002, che indica che il nome del file indicato è duplicato.
- Codice 00200, relativo ad un errato formato del file errato.
- Codice 00305, che indica che l’Id fiscale IVA inserito non valido.
- Codice errore 00311, che indica che il Codice Destinatario non è valido.
- Codice errore 00312, relativo ad un Codice Destinatario non attivo.
SDI, perché è importante
Capita a tutti di commettere degli errori nella compilazione di un documento, errori che un tempo però comportavano una bella perdita di tempo e spesso anche una buona dose di nervosismo. Grazie al Sistema di Interscambio della fatturazione elettronica gli errori vengono eliminati alla radice, o quantomeno minimizzati. In caso di errore infatti ecco che è possibile porvi rimedio immediatamente e in pochi click appena. Si tratta di un piccolo dettaglio che è però importante per chi lavora in proprio. Il tempo infatti, si sa, è denaro!
La fatturazione elettronica effettivamente è utile per evitare errori, per fatturare senza pensieri, per ottenere praticità. Non si tratta però solo di questo. La fattura elettronica consente infatti anche di conservare in modo semplice tutti i documenti di cui disponiamo secondo le normative attualmente vigenti, documenti che risultano anche molto semplici da consultare proprio perché digitali e che non vanno ad occupare spazio inutile. Si tratta insomma di una soluzione che deve senza alcun dubbio essere favorita quanto più possibile. L’Italia lo sa bene e infatti attende che l’Unione Europea autorizzi all’allungamento per altri 3 anni dell’obbligo di fattura elettronica e allarghi la platea anche a tutti i forfettari.