Inflazione mai così in calo da novembre 2009

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C’è da registrare un calo dell’inflazione a settembre, provocato principalmente da due dinamiche. La prima riguarda i prezzi dei beni energetici non regolamentati, che pur avendo registrato un incremento dell’1% su base mensile, questo è stato molto più contenuto rispetto a quanto registrato lo scorso anno. Un fatto che contribuisce alla flessione tendenziale dei prezzi dei beni energetici. La seconda dinamica è quella relativa ai prezzi dei beni alimentari non lavorati e ai servizi legati ai trasporti, anch’essi in discesa. Il risultato è il rallentamento complessivo dell’inflazione registrato dall’Istat.

Anche il resto dell’Europa è sulla falsa riga dell’Italia, in virtù di un trend affine. Infatti, il tasso di inflazione scende ancora nell’eurozona. Secondo la stima flash di Eurostat, il tasso annuo dovrebbe attestarsi all’1,1% a settembre dall’1,3% di agosto. Nel dettaglio, l’aumento più marcato è stato anche in questo mese registrato dai prezzi di alimentazione, bevande e tabacchi (+2,6%, ma in agosto era stato +3,2%); mentre l’energia ha registrato un ribasso dello 0,9%.

Per la Coldiretti, l’inflazione scende perché gli italiani tagliano le spese. Soprattutto alimentari. L’inflazione a settembre è in calo secondo l’Istat anche poichè – come evidenzia la Coldiretti – il carrello della spesa si svuota con gli italiani hanno tagliato del 4% gli acquisti alimentari. L’innalzamento dell’aliquota Iva dal 21 al 22% sui carburanti avrebbe un effetto valanga sull’88% della spesa degli italiani che viene trasportato su strada con il 68% dei consumatori che taglia sull’abbigliamento, mentre il 57% degli italiani per risparmiare sceglie prodotti più economici nel largo consumo.