Materie prime: in calo il prezzo del petrolio

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Pensiamo soltanto all’Italia e a quanto costa il carburante nel nostro paese. Gli italiani sono sempre ricattabili per via delle oscillazioni del prezzo di benzina e diesel, ma adesso sembra che a livello internazionale qualcosa cambi.

Il prezzo dei carburanti in Italia dipende parecchio dall’accise e spesso le tasse riescono a nascondere una flessione del prezzo del petrolio al barile. In questo momento, per esempio il prezzo del petrolio è diminuito generando una riduzione dell’inflazione.

La conseguenza di questa mossa è l’apertura a possibili politiche monetarie espansive, almeno secondo Credit Suisse che sta seguendo da vicino la faccenda. Le energie, infatti, contribuiscono sempre meno all’inflazione e questo potrebbe favorire una flessione importante dell’indice dei prezzi al consumo armonizzato, che va sotto il nome di HICP, fino a quota 1 per cento.

Per capire quanto durerà ancora la flessione del prezzo del petrolio, c’è da considerare da cosa dipende il calo. Sembra che la riduzione dei prezzi sia da legare ad una scarsa domanda di petrolio dovuta al rallentamento delle economie più importanti come quella cinese e qualla americana.

Il prezzo del petrolio, da agosto ad oggi, è crollato del 20 per cento. La previsione è che questi prezzi restino invariati e da giugno si abbia l’effetto descritto sull’inflazione.