A giugno è diminuito il petrolio

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La tendenza dei prezzi delle materie prime cambia a seconda che si considerino le quotazioni di mais, soia e frumento, oppure quelle del petrolio. Ecco un quadro legato all’andamento di giugno. 

Nell’ultimo mese, da un lato abbiamo assistito all’incremento del prezzo delle materie prime, soprattutto mais, soia e frumento, con pesanti ricadute sulla catena alimentare. Dall’altra possiamo registrare un calo dei prezzi delle materie prime come il petrolio.

Le imprese italiane hanno potuto bearsi di una riduzione dei costi d’approvvigionamento dei carburanti. Lo ha evidenziato una statistica legata alle variazioni dell’indice Prometeia. In tutto, rispetto a maggio, c’è stato un calo delle quotazioni del petrolio pari al 3%.

Ne hanno beneficiato da un lato il settore chimico, che ha visto ridursi i costi del 6%, dall’altro l’industria dei carburanti. Tutte le principali materie prime, comunque, hanno fatto segnare saldi negativi: il prezzo delle materie plastiche è sceso dell’11,6%, così come il prezzo del rame che ha fatto segnare un -4%.

I ribassi più rilevanti, però, secondo gli esperti si registrano nel comparto della moda che può contare sul calo del prezzo delle fibre sintetiche con il -5,9% e del prezzo del cotone (-4,1%). In leggero aumento, invece, il prezzo delle pelli grezze che fa registrare un modestissimo +0,7%.