Prezzi dei cereali ancora in crescita

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I raccolti stanno influenzando pesantemente le quotazioni delle materie prime. In questo momento per esempio si registrano le esportazioni al minimo e quindi i prezzi in ascesa. Ecco una breve analisi per chi compra opzioni binarie legate alle materie prime. 

Il raccolto del mais va molto a rilento e in più le esportazioni sono ad un livello minimo. E siccome la situazione che abbiamo descritto riguarda soprattutto gli Stati Uniti, gli analisti sono stati costretti a ricredersi.

Quello che stiamo dicendo è che si pensava che il primo fornitore mondiale di cereali, gli Stati Uniti, avrebbe affrontato con molte meno scorte di quelle che ha la prossima stagione e il bello è che si era talmente convinti di questo che le quotazioni dei cereali erano ai minimi da tre mesi.

La scorsa settimana, tutto questo castello è caduto a causa dell’annuncio del dipartimento dell’Agricoltura americano che ha diffuso le stime delle scorte trimestrali e si è capito che tra interviste e sopralluoghi, si era venuta ad avere una nuova situazione.

Al primo settembre, in pratica, nei silos americani c’erano 988 milioni di bushel di mais che sono il 10 per cento in meno di quanto si pensasse, ma le scorse si sono ridotte già l’anno scorso.