L’estate delle commodities

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Questa estate è stata molto particolare dal punto di vista finanziario perché sono state tenute d’occhio, a causa della crisi, un buon numero di prodotti e commodities. La scoperta è stata che oltre alla crisi anche le condizioni meteo possono originare fluttuazioni interessanti. 

La finanza è un mondo affascinante, riuscire a capire le regole che definiscono l’oscillazione dei titoli, è un modo per entrarci dentro. E poi? Una volta apprese le dinamiche micro e macroeconomiche, si può anche pensare di scommettere qualcosa sulla situazione.

L’estate finanziaria del 2012, secondo gli analisti, è stata caratterizzata dalla crisi del debito indubbiamente e poi anche dal cosiddetto rally delle commodities.

Il problema primordiale è nella condizione meteo che influenza le coltivazioni mondiali. Tra siccità e piogge torrenziali è assolutamente complicato capire come saranno i raccolti e questo mette i prezzi delle commodities sull’ottovolante.

Abbiamo visto quel che accade alle quotazioni del mais, della soia, oppure delle barbabietole da zucchero. Ma per capire l’andamento è stato necessario attendere la pubblicazione delle stime ufficiali.

Tendenzialmente, al raccolto esiguo corrisponde un incremento dei prezzi. L’indice generale, che è il Jefferies Crb, è chiaramente in crescita ed ha fatto registrare un balzo in avanti di 14 punti percentuali. Il petrolio, invece è cresciuto del 21 per cento.