News della settimana: sguardo agli USA

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Il mercato azionario statunitense rileva una certa frenesia degli investitori che adesso si aspettano degli annunci dalle Banche Centrali e dalla Fed, per indirizzare i capitali. Il nervosismo sta caratterizzando le contrattazioni dell’ultima settimana di luglio.

In questi giorni si prende atto di una crescita della borsa asiatica che non crede nella morte dell’euro e pensa al contrario che il Vecchio Continente sia in una fase di ripresa, soprattutto dopo le rassicurazioni che in questo senso sono arrivate dalla Merkel, da Hollande e dal nostro Monti. 

Il mercato azionario americano, invece, appare più nervoso. Alla fine della settimana scorsa era euforico ed aveva registrato il guadagno più elevato del 2012. E’ bastato il fine settimana per raffreddare i bollenti spiriti degli investitori e nella sessione di lunedì c’è stato un calo molto significativo delle contrattazioni.

Si aspetta così quel che ha da dire la FED e soprattutto si attende il rapporto Non-Farm Payroll (NFP). Il documento in questione deve dimostrare ai mercati che a luglio si è fatto di tutto per diminuire il tasso di disoccupazione degli Stati Uniti con una campagna serrata di assunzioni. 

Calano intanto i valori dello S&P 500 Index e del Dow Jones Industrial Average, con un calo “consequenziale” del sentimento al consumo. Siamo forse di fronte ad un mascheramento da parte degli Stati Uniti, dei problemi reali che stanno mettendo in ginocchio il paese?