Quali sono le strategie delle banche per gli investimenti del 2015?
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La Bce prepara nuovi Stress Test per le banche in Europa
Con gli stress test, saranno valutati anzitutto la qualità degli attivi che verranno utilizzati per aggiustare il punto di partenza della prova di stress. Sono trascorsi tre anni dai primi stress test fatti per determinare il livello di robustezza delle banche a probabili shock finanziari.
La crisi del debito in Eurozona era all’apice e la Banca Centrale Europea aveva garantito che non si sarebbe più verificato che un Istituto di credito minacciasse la salute della finanza europea. Oggi, l’Eurotower si prepara a condurne altri con criteri e metodiche molto diverse e, particolarmente, con un più grande rigore. Non soltanto perché le banche sotto esame sono 37 in più (128 contro le 91 della prima volta, che stabilì la bocciatura di soli otto Istituti), ma anche perché gli stress test saranno solo un facciata della review.
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Con gli stress test, saranno valutati anzitutto la qualità degli attivi che verranno utilizzati per aggiustare il punto di partenza della prova di stress. La metodologia di questi esami verrà resa nota nella prima metà di agosto. A condurre tali esami saranno sia le banche che una serie di esperti guidati a livello centrale presso la BCE.
In Europa comincia ad esserci più liquidità
Dopo il nuovo taglio dei tassi di interesse effettuato dalla Bce lo scorso 5 giugno, qualcosa potrebbe modificarsi e potrebbero esserci nuove misure a contrastare la bassa inflazione, che dovrebbe portare tassi di interesse con rendimenti più alti principalmente per Btp, soprattutto quelli legati all’inflazione, e conti deposito. Inoltre Draghi ha detto che la Bce è pronta a ulteriori nuovi interventi per ricondurre il tasso di inflazione verso il 2% e osteggiare il rischio di inflazione troppo bassa per lungo tempo.
> Segnali di miglioramento per l’economia europea
La proposta consiste in nuove norme comuni da applicare alle riforme economiche nei Paesi della zona euro così che i paesi membri possano dar vita ad azioni correttive per migliorare la competitività delle loro economie, rafforzando, allo stesso momento, la coesione dell’area euro. Questo piano, secondo Draghi, muoverebbe crescita economica e occupazione. Draghi ha spiegato, inoltre, che i tassi rimarranno ai minimi storici a lungo e che “il Consiglio direttivo è unanime nel suo impegno a ricorrere anche a strumenti non convenzionali se necessario”. E in luglio, da quando la Bce ha tagliato i tassi e dato nuova liquidità alle banche, soprattutto al fine di erogare più credito a imprese e famiglie, la situazione pare stia migliorando.
Alle banche è giunta maggiore liquidità per prestiti e mutui ed in luglio ci sono state molte offerte di mutui convenienti e una ripresa della domanda. Stesso vale anche per i prestiti poiché anche in questo campo ci sono maggiori offerte, anche di particolari tipologie come quelle dei prestiti senza busta paga.
Come cambieranno le banche europee dopo gli stress test
Sono trascorsi tre anni dai primi stress test fatti per determinare il livello di robustezza delle banche a probabili shock finanziari.
La crisi del debito in Eurozona era all’apice e la Banca Centrale Europea aveva garantito che non si sarebbe più verificato che un Istituto di credito minacciasse la salute della finanza europea. Oggi, l’Eurotower si prepara a condurne altri con criteri e metodiche molto diverse e, particolarmente, con un più grande rigore. Non soltanto perché le banche sotto esame sono 37 in più (128 contro le 91 della prima volta, che stabilì la bocciatura di soli otto Istituti), ma anche perché gli stress test saranno solo un facciata della review.
> Per Draghi, Bce ora è importante fare le riforme non solo “flessibilità”
I nuovi esami fanno parte in realtà di quella che la BCE denomina valutazione approfondita, che comprende sia gli stress test che un’analisi sulla qualità degli attivi delle banche. Da Francoforte hanno comunicato che i risultati finali della valutazione approfondita saranno diffusi a metà ottobre. Le banche saranno messe al corrente sui risultati finali completi solo poco prima della loro trasmissione ai mercati. A novembre, invece, gli Istituti di credito dovranno sottoporre i loro piani di capitalizzazione al Meccanismo di Vigilanza Unico (MVU). Con gli stress test, saranno valutati anzitutto la qualità degli attivi che verranno utilizzati per aggiustare il punto di partenza della prova di stress. La metodologia di questi esami verrà resa nota nella prima metà di agosto. A condurre tali esami saranno sia le banche che una serie di esperti guidati a livello centrale presso la BCE.
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