Trading in difesa, qualche cenno

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Il trading in difesa è un tema che è necessario affrontare ogni tanto quando si parla di investimenti in alcuni specifici campi. Soprattutto perché, quando il mercato è in evoluzione, è necessario essere in grado di adeguarsi ai cambiamenti.

Perché puntare sul trading in difesa

Parliamoci chiaro: ci troviamo in una situazione geopolitica nella quale i mercati finanziari si trovano a provare continuamente impreviste e forti fluttuazioni. Qualcosa che deve mettere sull’attenti l’investitore e spingerlo a occuparsi in modo corretto del proprio portfolio, affinché i guadagni possano mantenere una certa stabilità o comunque si possano evitare delle perdite.

È importante capire che l’instabilità geopolitica e macroeconomica ha spesso importanti conseguenze sul mondo degli investimenti e il trading in difesa può rappresentare uno strumento per riequilibrare la situazione. Soprattutto in un momento in cui è possibile osservare come sempre più persone e gestori reagiscano in maniera istintiva piuttosto che ben pensata.

Utilizzare un trading in difesa per mantenere i propri guadagni su una linea di stabilità sottintende l’essere informati in modo rilevante sulle posizioni aperte e comprendere se i prezzi del momento siano già un riflesso delle aspettative di mercato. Elemento fondamentale da conoscere soprattutto per quel che concerne i gestori hedge fund, sia short che long. In tal senso, basta pensare a cosa è successo con la borsa americana dopo il Liberation Day sancito da Donald Trump.

Insomma, bisogna essere in grado di mettere in campo le giuste contromosse nel momento in cui servono. Questo è valido per chi investe da solo, ma soprattutto per quelli che investono professionalmente, per i gestori. Uno degli strumenti più validi del trading in difesa è senza dubbio lo stop loss, che consente, nella sua versione trailing, di ricalcolare in modo continuo il livello di uscita in base all’andamento favorevole dell’investimento.

Possibile limitare le perdite

In questo modo è quasi sempre possibile limitare le perdite e i rischi anche in caso di cambiamenti di direzione del mercato molto bruschi. Altra strategia in tal senso, in particolare sul mercato americano, è quella dell’uso delle opzioni per posizionarsi o coprire le posizioni esistenti. Un mezzo che consente agli investitori di reagire con la calma necessaria e senza subire le pressioni delle fluttuazioni avverse.

Per capirci, il rischio massimo in questo caso è rappresentato dal premio pagato, non di rado una piccola porzione del prezzo dell’attivo. Attenzione però: si tratta di un approccio, questo, non sempre adatto all’investitore retail, ma a quello professionale.

È evidente che durante un periodo molto particolare come quello che stiamo vivendo, un trading in difesa potrebbe portare maggiori vantaggi. Il consiglio è quello di studiare bene la materia e affidarsi a personale specializzato per i propri investimenti.