Seduta positiva quella di oggi a Piazza Affari, che termina la giornata in rialzo dell’1,54%, sotto i massimi del primo pomeriggio, tra un rally a Wall Street e l’andatura spedita anche delle altre borse europee. Volano soprattutto le banche e Mediaset (+5,03%), che grazie anche a un report di Hsbc segna nuovi massimi dal giugno 2011. In Europa i rialzi sono nell’ordine del 2,01% (così l’Euro Stoxx), tra acquisti anche nel Vecchio Continente su banche, tecnologici e auto. Tra gli istituti di credito, Mediolanum avanza del 3,63%, Unicredit del 2,34%, Intesa del 2,18%. In controtendenza solo Mps, lascia l’1,47%.
Notizie
Usa ancora a rischio default, mercati preoccupati
In Cina i mercati finanziari sono in calo a seguito delle brutte previsioni provenienti dall’altra parte del mondo. Il Fondo monetario internazionale parla di pericolo di default americano e, secondo il Governo di Pechino, ciò si configurerebbe come una sciagura per tutti. Ma le società immobiliari quotate proseguono incessanti nel macinare profitti e le infrastrutture desiderate dal governo centrale si apprestano a collocare bond da record.
Tapering, si procederà lentamente?
La ‘colomba’ Janet Yellen è il nuovo presidente della Federal Reserve. Da febbraio prossimo sarà alla guida e dovrà gestire moltissimi problemi. Una delle sfide più importanti? Diminuire gli acquisti per 85 miliardi di dollari al mese di titoli del Tesoro e mutui immobiliari. Questo è il cambiamento di policy che oggi intimorisce di più i mercati e quello che dà preoccupazioni per l’andamento economico dei paesi emergenti.
Fed, il nuovo presidente non convince la Borsa
Non sono giorni positivi per i mercati europei, che ostentano prudenza a seguito della scelta di Janet Yellen come successore di Ben Bernanke alla guida della Federal Reserve. In una giornata che si configurerà con ogni probabilità come una giornata di attesa per le scelte politiche monetarie Usa e che terminerà con la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione del Fomc di settembre, il Ftse Mib cerca comunque di velocizzare i tempi e registra un aumento dell’1% sopravanzando gli altri mercati del Vecchio Continente. Male, al momento, solo Madrid.
Alcatel in crisi taglia 10.000 dipendenti
Soffia un vento freddo anche sul gruppo di telecomunicazioni francese Alcatel Lucent, che come confermato da una nota, ha dichiarato l’imminente taglio di 10mila dipendenti nel mondo, 900 dei quali in Francia. Si tratta di un taglio occupazionale, come precisa la società, che è stato inserito nell’ambito di un piano di riorganizzazione che mira a diminuire i costi del 15% da qui al 2015.
Standard & Poor’s ‘osserva’ Telecom
Quella di Telecom Italia è stata ancora una giornata in ribasso a Piazza Affari, dove continua a mostrare segnali di cedimento successivamente alle dimissioni del presidente esecutivo Franco Bernabè avvenute lo scorso giovedì. La mossa dell’ex presidente esecutivo, se da una parte ha scongiurato l’aumento di capitale non apprezzato dal mercato, ha però aperto altre questioni, in primo luogo il declassamento del debito da parte delle agenzie di rating, nel caso in cui la società Tlc non riesca trovare un altro modo per rafforzare la struttura patrimoniale del gruppo. Intanto il fondo americano Blackrock lo scorso 1 ottobre è entrato nel capitale della società con una partecipazione del 5,132%.
Alitalia ha 15 giorni per evitare il fallimento
Conto alla rovescia. Alla compagnia Alitalia rimangono soltanto quindici giorni al fine di trovare una soluzione per superare la crisi di liquidità che la sta attanagliando prima di essere costretta a dichiarare fallimento. Sono giorni di sofferenza per la compagnia di bandiera, successivamente all’incontro di lunedì tra azienda, governo e banche, terminato con un nulla di fatto.
Borsa di Milano positiva nonostante shutdown

Aumento di capitale Mps da 2,5 miliardi
Qui Siena. Il Consiglio d’Amministrazione del Monte dei Paschi ha rilasciato quest’oggi il suo bensetare per quanto riguarda il piano di ristrutturazione che passa per un maxi aumento di capitale fino a 2,5 miliardi di euro. Ecco i punti salienti della questione economica, che conduce anche ad ottomila esuberi.
Airbus supera Boeing ed è pronta a sfondare in Giappone
Boeing lascia. Airbus ne approfitta e prende l’ordine più grande della sua storia sul mercato giapponese, fino ad ora presidiato dalla rivale americana. Japan Airlines acquisirà 31 modelli dell’A350, mantenendo inoltre un’opzione per altri 25 modelli. La notizia è stata resa nota dai massimi esponenti di Airbus e Jal, durante una conferenza stampa dalla quale non è però emersa la cifra complessiva dell’operazione. Si parla, tuttavia, di un importo da 9,5 miliardi di dollari che finirà nelle tasche della compagnia europea.