
La maggior parte dei componenti della Fed ha previsto infatti un rallentamento degli acquisti di asset già a partire da quest’anno, nonché un vero e proprio stop quando saremo giunti a metà del prossimo anno. Ciò si evince a chiare lettere dai verbali della riunione della Banca centrale americana del 17 e 18 settembre. Verbali che parlano chiaro, quelli depositati ormai un mese fa.
Dal documento si evince che le proiezioni di natura economica sono coerenti con il rallentamento degli acquisti di asset già in questo 2013, ma che il programma subirà un completamento durante il 2014. Sempre leggendo gli stessi verbali, poi, emerge in maniera palese che la decisione di settembre di mantenere invariato il piano da 85 miliardi di dollari al mese è stata presa con poco scarto e l’aver procrastinato l’annuncio potrebbe provocare alcune implicazioni circa l’efficacia della comunicazione della Federal Reserve. Una previsione che scaturisce dal fatto che i mercati avevano considerato un calo degli acquisti come il risultato più probabile.
L’istituto che ha sede a Washington vede inoltre significativi rischi per l’economia, inclusi i rischi di bilancio.
Photo Credits | Getty Images