Opzioni binarie come scommesse? Parte interrogazione

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Opzioni binarie da trattare come scommesse? Quello di una nuova denominazione di questo “mercato” finanziario è un cruccio che si sono posti molti stati europei, arrivando a scomodare il vicepresidente della Comunità Europea Valdis Dombrovskis. Qui in Italia è partita un’interrogazione parlamentare.

Autori della stessa i senatori Movimento 5 Stelle Giovanni Endrizzi e Nicola Morra i quali hanno chiesto al ministro dell’Economia se non sarebbe stato il caso di “far rientrare alcuni prodotti, come le opzioni binarie, tra quelli su cui ha effetto la normativa in materia di gioco d’azzardo“.

Su un punto l’interrogazione parlamentare ha perfettamente ragione: vi è bisogno di controllare molto di più questa fetta di mercato. Più di quanto non avvenga già grazie al lavoro della Consob la quale dal canto suo a diramato già una comunicazione a tutela dei risparmiatori sui rischi legati a investimenti in Cfd (contract for difference) e opzioni binarie definendole senza mezzi termini “nuove forme di investimento finanziario altamente speculative, rischiose e complesse”.

Per loro definizione le opzioni binarie sono in pratica contratti che assicurano il pagamento di un importo predeterminato, se un particolare evento economico a seconda del mercato di riferimento si verifica entro una predeterminata scadenza temporale. Quando esso non avviene l’investitore perde tutto. Si legge nel testo dell’interrogazione:

Spesso si caratterizzano per la brevissima durata, ad esempio un’ora o, addirittura, un minuto, accentuando così all’estremo il carattere di scommessa, in quanto è particolarmente difficile, se non impossibile, fare previsioni con un minimo di fondamento in un così breve periodo di tempo.

Esattamente come nelle scommesse. Può un cambiamento in tal senso, se il processo dovesse mai andare avanti, causare problemi a questo specifico strumento? E’ giusto considerare le opzioni binarie come scommesse economiche e non investimenti?