Volatilità, come costruire il bandwith

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Il bandwidth si configura come un indicatore ricavabile dalle più celebri bande di Bollinger, il quale funge a misurarne l’ampiezza in termini relativi.

Mediante il bandwith è dunque possibile comparare titoli aventi volatilità differenti, per un’analisi che sarebbe in altri termini impossibile nel caso in cui l’ampiezza fosse misurata in termini assoluti. L’andamento del bandwith è in ultima istanza molto utile per poter usufruire di valide indicazioni sulla volatilità del titolo, elemento che potrebbe influenzare in modo significativo le proprie decisioni durante il trading.

Il bandwidth, come sopra determinato, è funzionale per poter individuare i momenti di bassa volatilità rispetto alla serie storica, e ancora per individuare tempestivamente l’inizio e la fine di un trend, o intercettare i momenti di espansione della volatilità.

Si tenga in considerazione, inoltre, che gli analisti consigliano di confrontare la serie storica dei prezzi e l’andamento del bandwidth: in questo modo sarà possibile determinare la ciclicità e i livelli che storicamente hanno rappresentato un punto di inversione del grado di volatilità. In questo modo sarà anche possibile tracciare i livelli di zone estreme, evidenziando i punti di eccesso di alta e bassa volatilità.

A sua volta, conoscere un livello estremo di bassa volatilità è un’informazione importante, poichè permette di inserire nelle piattaforme di trading degli ordini automatici che scatteranno al momento del passaggio dei prezzi oltre una certa soglia.

Infine, gli osservatori ricordano come conoscere correttamente il valore del bandwidth aiuti a individuare le fasi di inizio e di fine di un trend, che normalmente vengono generati in corrispondenza della sua espansione e del suo rallentamento.