Italia: 1 cittadino su 2 non va in vacanza

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Certo è che se si deve tagliare qualcosa, la base di partenza è proprio quella dei beni “superflui”. Vuol dire che se la crisi mette i cittadini all’angolo, prima di rinunciare a mangiare e vestirsi, si eliminano le vacanze. Ecco una statistica molto interessante del Codacons. La crisi, in Italia, sta producendo dei cambiamenti radicali nella abitudini e nella morfologia del territorio. Abbiamo già evidenziato che una crisi prolungata determina la desertificazione delle città. A lanciare il grido d’allarme, in questo caso specifico, ci ha pensato la Confesercenti. Adesso passiamo ad un’altra analisi altrettanto importante, quella fatta dal Codacons.

Questa associazione stima che nell’estate alle porte il 55 per cento dei nostri connazionali rinuncerà alle vacanze. Gli italiani che possiamo considerare in difficoltà dal punto di vista economico, sono aumentati di numero ed ora fanno parte di un insieme di 6 milioni di persone. Queste resteranno nelle loro città d’origine. Chi al contrario vuole assolutamente partire, dovrà farlo per un periodo ridotto. Mediamente, le ferie, non dureranno più di 10 giorni e saranno spesi al massimo 97 euro al dì.

Le strutture che si occupano dell’accoglienza dei turisti, le agenzie di viaggio e tutte il business che si muove attorno al turismo, stanno per avere un’altra sonora battuta d’arresto. Forse è su questa “scontata” previsione che si possono costruire gli investimenti futuri nelle opzioni binarie.