Oro: non più aumenti sconsiderati dei prezzi

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Da più di dieci anni la borsa assiste ad un rally del prezzo dell’oro sul mercato ma adesso, questo movimento oscillatorio che faceva presagire rialzi indiscussi anche nel 2013, ha avuto una battuta d’arresto. Analizziamo più da vicino gli ultimi movimenti del prezzo del metallo giallo.

Fine del 2012. Entro la fine dell’anno i rialzi del prezzo dell’oro dovrebbero assestarsi intorno al +5% che rappresenta il minore rialzo dal 2008 e in ogni caso è anche il minore rialzo registrato tra le materie prime, mercato all’interno del quale sono compresi i metalli preziosi.

Il crollo registrato in questa settimana, che ha portato il prezzo dell’oro a 1661 dollari l’oncia, dopo aver toccato il limite dei 1636,23 euro l’oncia, è stato la conseguenza di un’ondata di vendite molto corposa. La stessa cosa era accaduta il 28 novembre quando un maxi ordine di vendita al Comex aveva poi determinato una reazione e catena.

L’oro, adesso sembra molto sensibile ai movimenti del mercato e alle decisioni della Federal Reserve che però in queste ultime settimane si è preoccupata di altri argomenti più urgenti nell’agenda USA. Mentre le quotazioni sono impermeabili alle decisioni dei paesi d’incrementare le riserve auree.

In tal senso è stato un buco nell’acqua l’annuncio della banca centrale brasiliana che ha raddoppiato le riserve auree del paese portandole a quota 2,16 milioni di once.