Materie prime: il rimbalzo dell’oro

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L’oro è considerato da sempre un bene rifugio ma nell’analisi del suo andamento sono stati compiuti degli errori clamorosi tanto che alla fine, dall’essere scambiato a 1900 dollari l’oncia nel 2013, l’oro è stato interessato da un forte calo che ha portato le valutazioni fino ai 1500 dollari. 

Il mercato valutario è sicuramente il più interessante dal punto di vista dei trend e delle oscillazioni ma questo non vuol dire che anche il mercato delle materie prime non riservi delle sorprese. Adesso, dopo che il metallo prezioso è stato messo sul piano inclinato, si assiste ad un rimbalzo delle quotazioni.

Sui mercati internazionali l’oro in un sol giorno ha guadagnato il 3 per cento ed ha proseguito nel suo percorso di ascesa sui mercati asiatici arrivando fino a 1485 dollari l’oncia. Si tratta del livello più alto raggiunto negli ultimi 10 giorni. Questo incremento ha evidenziato ancora di più il crollo subito dall’oro alla età del mese.

Intorno al 15 di aprile, infatti, i prezzi dell’oro sono arrivati ai minimi livelli mai registrati dal gennaio 2011, fino cioè a 1321 dollari l’oncia.

I prezzi adesso hanno trovato un’altra resistenza in salita, i famosi 1500 dollari che potrebbero essere superati con il prossimo allungo. Intanto guadagna terreno anche l’argento che si porta a +5,7 per cento.