BoJ: tempo di politica monetaria

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Il 25 aprile, in Italia, si festeggia la liberazione dal fascismo mentre in Giappone, quest’anno, hanno festeggiato la liberazione dalle incognite, visto che si è tenuto il meeting della banca centrale, dove sono state definite le politiche monetarie del paese. 

Il meeting della Bank of Japan non ha fatto che confermare i trend definiti nel Forex per la valuta nazionale che va ad incidere anche sull’andamento monetario del resto del mondo. In realtà, a ben riassumere quello che è successo, non ci sono state particolari novità: nei prossimi anni si proseguirà con una politica espansiva.

Il governatore della Bank of Japan, che si chiama Haruiko Kuroda, ha detto che l’istituto da lui presieduto, in due anni, si è impegnato a raddoppiare la base monetaria al fine di raggiungere il target d’inflazione del 2 per cento. Questo vuol dire che ci saranno nuove operazioni sul mercato monetario con un’iniezione di circa 70 mila miliardi di yen all’anno.

Rispetto ai tassi d’interesse non ci sono stati annunci precisi, ma si sa che la volontà è quella di confermarli nel range tra lo zero e lo 0,1 per cento. L’inflazione, intanto, rispetto al mese di marzo, è calata dello 0,8 per cento su base annua. Il tasso cambio dollaro/yen si è allontanato ancora una volta dalla quota 100.