Crisi: l’ipotesi di Nutt

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Il professor David Nutt ha fornito un’analisi della situazione di crisi internazionale, adducendo una spiegazione un po’ fantasiosa che è apparsa per molti versi discutibile. La crisi sarebbe generata da un eccessivo uso di cocaina. Che c’entra la droga con la crisi economica e con quella finanziaria? Apparentemente niente, invece secondo il professor David Nutt, l’eccessivo consumo di droghe avrebbe determinato dei comportamenti sconsiderati alla radice della crisi finanziaria di molti paesi.

In pratica, secondo Nutt, chi abusa di cocaina, si sente più sicuro di sé ed è pronto a correre dei rischi che ad un’analisi più lucida ed attenta, sarebbero da evitare. L’abuso di cocaina, la droga del più, come dice Nutt, è tipica delle classi manageriali delle banche.

Le banche, quindi, si sarebbero trovate esposte e avrebbero trainato i paesi nella crisi. Il professor Nuttha 61 anni ed è professore di neuropsicofarmacologia presso l’Imperial College di Londra. In passato è stato anche membro dell’Advisory Council on the Misuse od Drugs.

Un documento proposto dal professore in questione è stato molto discusso e si dice che abbia in qualche modo influito sullo stop alla sua carriera: l’assimilazione degli effetti del consumo di cannabis con quelli che derivano dall’uso di ecstasy.