La soluzione dell’Eurozona nella doppia valuta

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Risolvere il problema della crisi del debito dei paesi dell’Eurozona è diventato prioritario nell’agenda delle istituzioni economiche, nell’agenda degli attori finanziari e non solo, eppure sono tanti quelli che tornano a parlare di operazione sulle valute per mettere un punto alla crisi. 

La crisi del debito dei paesi dell’Eurozona è dura a morire come direbbero in gergo, nel senso che c’è bisogno di elaborare strategie di lungo periodo per evitare il baratro e il default di alcuni paesi. Molti analisti sostengono che giocando sulle valute, questo sia possibile.

L’ultimo intervento in tal senso è quello firmato dalla società di consulenza Strategic Decisions Group che ha indicato esplicitamente ai leader politici una strategia plausibile di uscita dalla crisi: la doppia valuta. In pratica si dovrebbe discutere dell’opportunità di mettere accanto all’euro le varie valute nazionali.

La valuta nazionale sarebbe usata per i pagamenti delle pensioni e degli stipendi pubblici, mentre l’euro resterebbe determinante nei depositi bancari, in modo da scoraggiare la famosa corsa agli sportelli. Questa soluzione va a braccetto con la menzione all’introduzione di un particolare tipo di baratto in Grecia che sembra anticipare il passaggio alla doppia valuta.

Secondo Skaf della Strategic Decision Group si può parlare in questo caso di dollarizzazione inversa nel senso che nel senso che si sta perdendo fiducia nella moneta unica per tornare allo scambio più circoscritto.