Forex: quali politiche monetarie?

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Le politiche monetarie stabilite dalla banca centrale servono per trovare un punto di partenza alla crescita dei vari paesi. In pratica, prima di fare le riforme strutturali, si prova ad operare con la svalutazione della moneta in circolazione nel paese. 

Concentrarsi molto sui conti e sulle valute, in questi anni, è stato un imperativo di tutti i paesi in crisi. La cosiddetta austerity, giustificata da una teoria poi confutata, ha avuto vita breve ed ora si tratta di capire come andare avanti.

A guidare il new deal del settore monetario si sono certamente le scelte della Banca centrale del Giappone. Lo yen, infatti, sta subendo un indebolimento controllato con l’iniezione di una buone dosi di liquidità sul mercato. L’obiettivo, ormai, è chiaro: proseguire per due anni su una direttrice tracciata dalla BoJ per riportare in auge il Giappone. Una vera guerra valutaria che tutti si guardano dal chiamare così.

Nella storia che stiamo raccontando, l’anello debole, la valuta che è destinata a subire pressioni, è l’euro che invece avrebbe bisogno di svalutarsi per far sì che anche l’area euro esca dalla stagnazione.

L’osservatorio Barclays ha provato a fare una stima della situazione spiegando che l’espansione del bilancio delle banche centrali, anche a livello storico,. produce un’espansione del PIL a distanza di 6-9 mesi. Il secondo semestre dell’anno in corso, quindi, dovrebbe essere segnato dalla crescita.