Oro: Société Générale vede un crollo del metallo

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L’oro è il bene rifugio per eccellenza ma la speculazione è anche elevata su questo metallo ed è difficile fare previsioni di lungo periodo. Basta pensare a quello che è successo nell’ultimo anno. 

Il fatto che sia un bene di rifugio, non assicura all’oro di essere al riparo dalla speculazione e di aumentare in modo progressivo ed indiscriminato il suo prezzo. In un momento di crisi, quando i paesi emergenti hanno iniziato a rincorrere le risorse auree, si è pensato che il prezzo dell’oro potesse crescere superano anche i 1800/1900 dollari l’oncia.

Già alla fine di gennaio 2013, invece, le prospettive sono cambiate e più di una banca d’investimenti ha detto che il prezzo dell’oro è in discesa. Per esempio Credit Suisse e Goldman Sachs, hanno spiegato che siamo alla fine di un trend rialzista e tutte le ambiziose soglie tracciate l’anno scorso, devono essere riviste.

Si è aggiunta a questa schiera di “pessimisti” anche Société Générale che ha fatto uno studio molto accurato che mette in relazione i tassi d’interesse, gli scenari macro, le quotazioni dell’oro e l’andamento del dollaro. A febbraio, poi, si è concluso il quinto mese consecutivo di ribassi che ha portato i prezzi dell’oro a 1555 dollari l’oncia.

Nei prossimi cinque anni, con l’aumento dei tassi di interesse del mercato, il prezzo dell’oro continuerà a calare e dovrebbe addirittura raggiunge la quota di 1350 dollari l’oncia.