Opzioni binarie asset: tre motivi per puntare sull’oro

L’inizio d’anno per l’oro è stato il migliore dal 1974, in virtù del boom della domanda degli investitori istituzionali che negli ultimi 3/4 anni avevano voltato le spalle al metallo giallo per inseguire rendimenti molto più allettanti su asset come le azioni e i bond.

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Oro, le quotazioni scendono ai minimi

Malgrado la debolezza del biglietto verde americano, che durante gli ultimi giorni è terminato sotto l’occhio del ciclone dei venditori sulle aspettative di un rialzo dei tassi di interesse procrastinato al 2016, l’oro pare non essere capace di risollevarsi fino a superare definitivamente la soglia psicologica di 1.200$ l’oncia.

Oro: dal Regno Unito alla Svizzera

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L’oro è ancora il bene di rifugio per eccellenza e analizzare i suoi movimenti è fondamentale per capire quello che sta succedendo al mercato delle materie prime. Il movimento sotto la lente d’ingrandimento è quello che va dal Regno Unito fino alla Svizzera. 

Oro: qualcuno crede ancora nel trend rialzista

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Alla fine dell’anno scorso si pensava che il 2013 fosse l’anno dell’oro, l’anno in cui il metallo giallo avrebbe finalmente superato la soglia dei 1900 dollari l’oncia. Questo “sfondamento” non c’è stato, anzi, non era corretto nemmeno il trend.

Materie prime: l’oro fa registrare un’altra flessione

Che l’oro non sia più il bene rifugio di una volta è assodato. Infatti dopo una serie di previsioni altamente ottimistiche, adesso tutte le banche d’affari e tutti gli analisti che avevano dato l’OK ad una nuova vita del metallo prezioso, sono costretti a fare i conti con il presente e a ridimensionare le loro pretese.

Materie prime: i 10 paesi più penalizzati dall’oro

 

L’oro sta attraversando un brutto momento: non solo è iniziato il trend ribassista ma negli ultimi cinque giorni di contrattazioni, ha perso il 15 per cento del suo valore. Oggi, un’oncia d’oro, costa appena 1350 dollari.

Goldman Sachs: non esagerate con l’oro

Il bene rifugio per eccellenza, ormai, ha perso il suo appeal e un po’ tutti, analizzando superficialmente l’andamento delle quotazioni nel mercato delle materie prime, hanno preso una cantonata senza paragoni. Goldman Sachs, tuttavia, invita alla moderazione sul fronte aureo