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Opzioni binarie, l’indice Vix

Sono numerose le volte in cui si riesce a fare trading con successo per tanto tempo, utilizzando magari un trend di mercato ben delineato. Poi purtroppo si rischia invece di scontrarsi con la realtà e si deve affrontare un cambio di tendenza oppure in alternativa una fase di turbolenza che può mettere in confusione.

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Roubini e i 4 rischi economici del 2013

In questo momento bisogna capire che ne sarà della nostra economia nel 2013 e come si modificheranno i flussi finanziari e gli equilibri nel paese. Sicuramente un’indicazione in proposito arriva dai report dell’economista Roubini

Borsa: forti contrasti sui titoli

Piazza Affari, anche nella giornata di ieri ha chiuso le contrattazioni in territorio negativo e a pesare sull’andamento dei titoli sono stati soprattutto gli indici bancari. In realtà è stato molto importante anche il ruolo ricoperto dalla Banca Mondiale. 

Il consumo hitech spinge l’Asia

I consumi di beni elettronici che anche nel nostro paese hanno avuto un deciso incremento negli anni, possono essere considerati il motore, di una ripresa economica nei paesi sviluppati. Per questo preoccupano i dati sull’Europa e fanno ben sperare quelli sull’Asia

Segnali diversi dal mercato del lavoro USA

Chi investe in opzioni binarie è molto attento ai cosiddetti segnali contrastanti. In questo la situazione del mercato del lavoro americano è emblematica visto che di settimana in settimana arrivano dei report carichi di ambiguità. Ma in che senso?

Auto: il settore è ancora in calo

Il settore automobilistico è ancora in flessione e chi si aspettava un rimbalzo negli indici della produzione industriale dell’area automobilistica, adesso, è costretto a fare un passo indietro visto che per il 14esimo mese consecutivo le immatricolazioni e la produzione sono in flessione. 

Lavori difficili e disoccupazione

Alcuni articoli molto interessanti, apparsi in questi giorni, vogliono raccontare una storia diversa sulla disoccupazione, per fare in modo che tanti investitori non rinuncino così facilmente a mettere piede in Italia. Più che sulla domanda di lavoro, dunque, ci si concentra sull’offerta