Crollo euro: sempre più vicino

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Per come si stanno mettendo le cose nell’Eurozona, è difficile capire se i paesi più fragili dal punto di vista economico, come la Spagna, la Grecia e l’Italia, resisteranno nella moneta unica oppure torneranno alla quella nazionale.Ieri abbiamo visto l’opinione di un editorialista/blogger del Sole 24 Ore che ha spiegato per quale motivo il break up dell’euro non è concepibile e come è meglio diversificare i propri investimenti nelle valute. Indicazioni strumentali per chi acquista opzioni binarie del mercato ForEX.

Adesso, invece, vediamo l’atteggiamento di chi ha sfiducia nella tenuta dell’euro: le banche americane. Gli istituti di credito a stelle e strisce si stanno preparando infatti al crac della moneta unica con una serie di operazioni finanziarie.

In primo luogo stanno contattando i loro clienti che hanno acceso un mutuo per modificare il contratto che li lega inserendo la clausola di break up dell’euro.

In più le banche s’informano sui sistemi per evitare che gli investimenti che hanno fatto in Europa, qualora davvero finisse la moneta unica, possano essere ripagati con le monete locali profondamente svalutate.

La terza operazione è la riduzione degli investimenti nelle economie periferiche d’Europa: Grecia, Portogallo, Irlanda, Spagna e Italia.

Chi investe in opzioni binarie, quindi, deve osservare attentamente il mercato ForEX e considerare gli effetti di un acquisto massiccio di credit default swap da parte dell’America. Questi strumenti, però, sono scambiati nel mercato non regolamentato.

Valutando l’andamento dei credit default swap si può avere l’idea del rischio di fallimento di uno stato sovrano.