Che succede ai titoli italiani?

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Sull’Italia si è abbattuta la scure di Moody’s che ha declassato i nostri titoli di stato di ben due notch portandoli quasi al livello dei titoli spazzatura. Una mossa, quella dell’agenzia di rating, che ha lasciato di stucco i politici italiani. Mentre hanno reagito bene gli investitori. 

Immaginate di voler acquistare delle opzioni binarie che scommettono sull’incremento o sulla diminuzione del rendimento dei titoli di stato. Sicuramente è un po’ di tempo che fate attenzione a ciò che accade a livello politico. La serenità del management, infatti, stimola gli investitori.

Gli investitori però, hanno anche una lungimiranza che va oltre gli episodi contingenti. E’ così che si spiega perché nonostante la mossa di Moody’s che ha declassato l’Italia, ci sia stato comunque un calo del rendimento dei nostri titoli di stato.

L’esito delle aste, a detta del Ministero del Tesoro italiano, è stato addirittura soddisfacente. Il titolo a tre anni,  una novità nell’ambiente finanziario è passato dal rendimento di metà giugno del 5,30% ad un rendimento pari al 4,65%.

Il nostro titolo a dieci anni, invece, si assesta su un rendimento del 6,06%. Resta da considerare lo spread, il differenziale che ci separa dalla Germania. Durante l’ultima asta si era fisso a 479 punti. Insomma tutti i tassi si sono mostrati in calo e l’Italia ha dimostrato nei fatti di essere capace di superare i momenti difficili.

Insomma, quando si comprano opzioni su spread e titoli di stato, è meglio non farsi sconvolgere dalle apparenze.