La Corte tedesca non spaventa i mercati

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Mentre a Wall Street sono stati sotto i riflettori i titoli tecnologici e il mercato ha reagito con un po d’ansia all’attesa delle parole di Bernanke, in Europa hanno dominato i timori sulla decisione della Corte tedesca. 

I porporati tedeschi, infatti, dopo una raccolta firme che ha coinvolto moltissimi cittadini, sono stati chiamati a pronunciarsi sulla legittimità del fondo salva-stati. C’era molta attesa ma si confidava anche nella lungimiranza dei giudici della Corte tedesca. 

Un rifiuto del fondo salva-stati da parte della Germania, infatti, avrebbe voluto significare il crollo della moneta unica di cui la Germania, per la sua evoluzione economica, oggi non può proprio fare a meno. Per questo motivo, il fatto che sia stato approvato l’Esm, naturale evoluzione dell’Efsf, è stato accolto dai mercati, senza alcuna sorpresa.

I mercati, non hanno reagito nemmeno alle condizioni poste dai giudici tedeschi che hanno approvato l’Esm con un “ma”: gli interventi della Germania non dovranno comportare un esborso superiore ai 190 miliardi di euro. In caso servano più fondi di quelli “preventivati”, sarà necessario che l’Europa chieda un esplicita valutazione al Parlamento tedesco.

La sentenza, di ben 48 pagine, è stata assorbita dai mercati in pochissimi minuti: è calato lo spread dei paesi maggiormente in difficoltà, è cresciuto l’euro e sono risultate in crescita le maggiori piazze dell’UE.