Germania: l’IFO peggiore delle attese

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La Germania, oggi, pur non essendo in crisi, è al centro delle attenzioni di tutti gli investitori. Dalla resistenza della sua corsa e dalla tenacia del suo comparto politico, infatti, dipende anche la stabilità dell’Europa

E se fosse tutta colpa della Germania questa crisi che è in atto? In fondo, molti investitori e molti editorialisti economici ritengono che se l’euro è in vita, è soltanto per sostenere l’economia tedesca che funge da motore per l’Europa e ormai non ha nemmeno più dei contrappesi, come lo era in principio la Francia, oggi in crisi.

Eppure, se si vanno a vedere le statistiche, non è tutto oro quel che luccica, infatti l’indice IFO tedesco business climate ad aprile, è passato dai 106,7 ai 104,4 punti. Gli analisti finanziari si aspettavano certamente un calo ma non pensavano fosse così possente, al contrario pensavano fosse molto più lieve, soltanto fino a 106,02 punti.

La pubblicazione del dato ha scatenato delle vendite sulla moneta unica che ha sofferto parecchio i dati relativi anche all’indice PMI manifatturiero dell’Eurozona e del PMI composito tedesco che dal novembre scorso è crollato ai minimi storici.

Il tasso di cambio tra euro e dollaro, in mattinata, si muoveva sotto l’1,30 ed è scivolato sotto questa soglia di resistenza toccando il minimo più basso delle ultime tre settimane.