La Francia rallenta la sua corsa con la Germania

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Sono stati diffusi la scorsa settimana i dati relativi ai PIL dell’Eurozona e dei maggiori paesi che la compongono. Mentre si è appreso con poco entusiasmo che la Germania non è in crisi e continua la sua corsa verso il risanamento economico, si capisce che qualcosa non va quando si parla della Francia.

Il secondo dei pilastri dell’UE è venuto meno, nel senso che ci sono tutti gli indizi per affermare che i nostri vicini stanno cedendo il passo alla crisi. Insomma, la seconda economia d’Europa arranca e anche le prospettive economiche associate a questa nazione, non sono assolutamente rosee.

Molta della crisi della Francia è dovuta all’austerità fiscale in Germania che rallenta il recupero economico delle altre economie legate alla realtà tedesca. La freddezza che è peculiare dei rapporti economici tra Francia e Germania, riguarda anche la politica. Da quando si è congedato Sarkozy, infatti, François Hollande non è mai riuscito ad entrare in sintonia con la Cancelliera. Anzi, diversi sono stati i motivi di scontro, uno su tutti la politica monetaria e il deprezzamento dell’euro.

A livello politico, la Francia, è molto più affine alle idee diffuse in Spagna e in Italia e questo vuol dire che anche per quanto riguarda la crescita seguirà i paesi periferici. Così la contrazione potrebbe essere ancora più decisiva.