La BCE acquista bond italiani

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La trasparenza è la parola d’ordine e diventa ancora più importante in un momento di forte crisi dell’economia. Sembra guidata da questi principi la scelta della BCE di parlare della sua esposizione sul debito degli Stati membri dell’UE e di pubblicare i dati relativi agli stipendi dei funzionari.

La trasparenza in Europa è stata agevolata dalla recente costituzione del meccanismo anti-spread che doveva proteggere le varie economie dei paesi dell’Eurozona dall’oscillazione indiscriminata ed imprevedibile dei tassi. In due anni però, la BCE ha aiutato più alcuni paesi e meno altre nazioni.

Dal discorso di Draghi si apprende che l’Italia è stata aiutata più delle altre nazioni, visto che si è potuta mettere da parte quasi la metà degli aiuti che erano stati indirizzati alle economie dei paesi periferici. Nelle casse dell’Italia sono finiti circa 102,8 miliardi di euro.

Mentre, gli altri fondi, sono stati ripartiti come segue: 14,2 miliardi all’Irlanda, 22,8 miliardi al Portogallo, 33,9 miliardi alla Grecia e 44,3 miliardi alla Spagna che sale così sul secondo gradino di questo podio.

Questi dati sono stati proposti insieme a quelli di bilancio della BCE che ha chiuso l’esercizio del 2012 con un utile netto di 998 milioni di euro, in aumento di 270 milioni rispetto all’anno precedente. Per quanto riguarda gli stipendi dei manager della BCE, adesso è noto che Draghi guadagna ben 374.124 euro all’anno, mentre il suo vice ne guadagna bene 320.688 euro. I membri del consiglio direttivo, invece, hanno uno stipendio più morigerato, di circa 267 mila euro.