L’ex presidente della Banca Mondiale, Robert Zoellick, ha rilasciato di recente un’intervista al quotidiano tedesco “Der Spiegel” spiegando che il prossimo paese a finire nelle grinfie della crisi sarà la Francia.
La crisi economica interessa soprattutto il Vecchio Continente dove fino a questo punto sono risultate in crisi soprattutto la Spagna e l’Italia, oltre alla Grecia e a Cipro. Le prime due nazioni, però, insieme alla Francia, hanno sempre svolto un ruolo importantissimo: quello di tamponare l’ascesa poderosa della Germania.
Il paese guidato dalla Merkel è l’unico che è stato capace di riprendersi a livello economico, mentre nel resto dell’Europa la ripresa è stata posticipata alla fine del 2013 o meglio all’inizio del 2014. Un’Europa a due velocità che dovrà presto fare i conti con un altro paese in crisi che fino a questo momento non è stato in grado di mettere in campo riforme strutturali e fiscali di un certo calibro.
Non stiamo parlando della Polonia dove la popolazione si troverà presto di fronte un referendum per scegliere se entrare o meno nell’euro. Parliamo invece della Francia che, stando a quanto dichiarato da Zoellick, non è stata in grado di risolvere il problemi finanziari del paese e nello stesso tempo ha perso molta della sua competitività.