Cipro: la crisi manda in rosso tutte le borse

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Quello che sta succedendo a Cipro è tutto nuovo. Per la prima volta, infatti, l’Europa ha sottoposto l’erogazione dei soldi ad un vincolo importante: il prelievo forzoso sui conti deposito.

In pratica l’Europa ha deciso di salvare Cipro offrendo al governo dell’isola ben 10 miliardi di euro, ma chiedendo in cambio di tassare i conti deposito che, secondo le stime preliminari, valgono qualcosa come 5,8 miliari di euro.

Lo scetticismo ha pervaso l’isola che in prima battuta ha respinto la proposta e sta di nuovo vagliando l’ipotesi di uscire dall’euro. Il contraccolpo della notizia sulle borse europee è stato pressoché immediato. Le peggiori performance sono state quelle di Madrid e di Milano. La Spagna, che deve far fronte aumento dell’insolvenza nel settore dei crediti, perde più dell’1 per cento. Milano, allo stesso modo, fa registrare il -1,59 per cento.

La borsa italiana sembra trascinata in basso dalle perdite accusate dal settore bancario dove spiccano i trend negativi del gruppo Ubi, dell’Unicredit, di Mediobanca e del Banco Popolare. Non vanno bene nemmeno le borse di Parigi e Francoforte che perdono rispettivamente lo 0,89 per cento e lo 0,51 per cento. Soltanto la City galleggia e chiude le contrattazioni n parità.

I ribassi del Vecchio Continente sono simili anche a Wall Street.