Germania: confermata la tripla A

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L’agenzia di rating americana Standard&Poor’s ha avviato una revisione del rating dei paesi che fanno parte del Vecchio Continente ed ha deciso di operare una netta distinzione in seno all’Unione Europea. Ecco che si dividono i destini dell’Italia e della prima della classe. Il nostro paese non attraversa un momento florido tanto che si assiste alla decrescita dei consumi anche in periodo di saldo e continuano le grida d’allarme della CGIA dopo aver constatato che 15000 aziende hanno chiuso i battenti dal 2008 al 2012. E’ facile immaginare allora che il nostro paese, agli occhi delle agenzie di rating, non è assolutamente appetibile.

Il declassamento dell’Italia che rasenta adesso il livello spazzatura che era stato un anno fa della Grecia, è anni luce lontano dalla conferma della tripla A della Germania. I tedeschi sono ancora i primi della classe perché, secondo l’opinione e l’analisi di Standard&Poor’s, hanno un’economia stabile, competitiva ed in grado di assorbire i colpi inferti dalla crisi economico-finanziaria.

D’altronde, da diversi mesi, si dice che la ripresa economica in Europa interessa soprattutto o soltanto la Germania. Gli altri stati membri arrancano mentre dal fortino tedesco il management teutonico si bea dell’aumento del PIL previsto: +0,4 per cento. Una ripresa debole ma presente. La borsa chiude naturalmente in rialzo.