S&P: il default selettivo della Grecia

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La questione greca, ancora così incerta, lascia spazio a numerose interpretazioni ed altrettanti imprevisti tanto che gli investitori si sfregano le mani, giorno dopo giorno, per conoscere “come andrà a finire”. Stavolta nel mirino delle agenzie di rating ci è finito il piano di buy-back. 

La Grecia non ce la fa a pagare il debito contratto con i suoi creditori e per questo ha bisogno di altri aiuti da parte della Troika (Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale ed Unione Europea). Sembra un circolo vizioso ed in parte lo è.

Il governo di Atene ha la necessità adesso di ridurre il debito e quindi ha pensato di lanciare un’operazione di buy-back, usando i soldi imprestati per pagare i creditori e ricomprare i titoli di stato emessi in precedenza. Questa operazione non è piaciuta alle agenzie di rating.

Si capisce allora perché Standard&Poor’s abbia deciso di abbassare il rating del merito di credito della Grecia. In pratica si è passati dalla valutazione CCC a quella SD che sta per default selettivo, giusto un gradino al di sopra del giudizio “D”: default conclamato.

S&P’s rimane comunque possibilista: una volta terminato il piano di buy-back, ottenuti gli aiuti dalla Troika ed evitato il fallimento, si potrebbe tornare ai livelli precedenti di rating.