FMI: si ripensa al salvataggio greco

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ECONOMIA

Il Fondo Monetario Internazionale, proprio adesso che si parla del ritorno della Grecia nel mercato azionario, ripensa sull’operazione di salvataggio che all’epoca fu pensata dai vertici internazionali.

Il FMI, in un documento interno, reso pubblico in questi giorni, dichiara che il salvataggio di Atene non è stato effettuato in modo ortodosso, le cure somministrate, per restare nell’ambito del linguaggio medico, sono state eccessive, i ritardi relativi al taglio del debito sono stati eccessivamente pensati.

A parlare è la Lagarde che spiega come l’intervento operato su Atene più che far bene alla Grecia, è stato utile all’Europa che ha avuto tempo e modo per mettersi al riparto da altri paesi considerati a rischio. Tanto che anche il bailout di Cipro non ha scosso troppo gli animi.

Il salvataggio della Grecia, caduta in disgrazia dopo le olimpiadi, risale ormai a tre anni fa e il FMI dopo tutto questo tempo ha ammesso in un documento ufficiale che è stato sbagliato tutto con Atene, fin dall’inizio. L’austerity, benché abbia portato numerosi vantaggi al paese, non è da considerarsi la medicina giusta. BCE e UE hanno operato di concerto ma i parametri economici fissati insieme al FMI erano troppo stringenti tanto che l’operazione è da considerare insostenibile sul lungo periodo.