Atene: PIL rallenta la discesa ma non c’è lavoro

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La situazione di Atene, in questo momento, appare molto controversa agli investitori internazionali visto che il paese si è preparato dopo l’austerity a tornare in corsa, ma non migliora la situazione occupazionale e il PIL è ancora in flessione. Le ultime notizie che arrivano dalla Grecia riguardano la presa di posizione della chiesa ortodossa che ha deciso d’intervenire con il suo patrimonio immobiliare per dare una mano allo stato e dalla Germania che dice di voler ancora dare una chance ad Atene. Eppure la situazione migliora soltanto in modo molto lieve.

Restano però dei problemi strutturali che hanno determinato il non miglioramento delle condizioni lavorative in Grecia e un crollo del PIL anche se, per quanto riguarda il prodotto interno lordo, sembra che la discesa sia rallentata. Per capire meglio la situazione è necessario fornire qualche dato empirico.

Per il terzo trimestre consecutivo il PIL greco è in discesa ma le speranze sono riposte nel settore turistico che, nel secondo semestre dell’anno, dovrebbe dare sollievo all’economia di Atene. Il prodotto interno lordo è diminuito del 4,2 per cento, una flessione importante ma sempre meglio del -5,65 del primo trimestre 2013.

Il premier Samaras, di recente in conflitto con il Fondo Monetario, reduce da un incontro con il presidente americano Obama, ha ribadito di avere moltissime speranze di uscire presto dalla crisi, forse anche prima di quanto sia capace l’Europa.