Spagna: Madrid deve rimandare gli obiettivi

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L’Europa, ormai, si può dire che prosegua a due velocità, da un lato abbiamo i paesi del nord che vanno spediti verso i più elevati standard di crescita e dall’altro abbiamo i paesi del sud, come la Spagna o l’Italia che devono ritoccare le stime di crescita. 

La Spagna, in questo momento, ha dovuto annunciare che gli obiettivi fissati sul deficit sono stati rimandati. All’inizio Madrid aveva promesso che il suo deficit sarebbe stato abbassato al 3 per cento del PIL entro il 2014. Invece questo traguardo è stato spostato fino al 2016.

Tutta colpa del tasso di disoccupazione che è salito a livelli imbarazzanti, un po’ come sta accadendo anche in Francia. Meno preoccupante la storia di Gran Bretagna e Germania ormai ufficialmente sul viale della ripresa. A livello politico, quindi, si è determinata una spaccatura per cui da un lato ci sono tutti coloro che ancora spingono per adottare delle strategie di austerity e dall’altro tutti quelli che invece premono per un alleggerimento fiscale.

Il governo spagnolo, intanto, fa i conti. Il PIL è sceso dell’1,3 per cento e per risalire c’è bisogno di un miracolo economico che comunque, per il 2014 non potrà confermare una crescita superiore allo 0,5 per cento.