Gas: investimenti in Africa

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Il mercato delle materie prime è ancora un po’ romanticamente legato all’esplorazione dei territori e delle risorse che possono offrire. In base alle scoperte possono esserci dei cambi di rotta da parte delle grandi imprese con il conseguente declino di alcuni imperi. 

L’ultima delle materie prime ad essere oggetto di una vera e proprio corsa ai giacimenti, è il gas. Sono stati infatti trovati nuovi siti in Tanzania e Mozambico, che potrebbero essere presto sfruttati da alcune multinazionali che, fino a questo momento, avevano pensato di dirigersi invece in Australia.

Basta pensare al comportamento della Royal Dutch shell, di Bg Group e della Total francese. Queste aziende avevano grandi progetti in Australia, adesso hanno ridotto le mire espansionistiche dall’altra parte del continente per concentrarsi sulle nuove scoperte in Tanzania e Mozambico.

In Australia erano stati progettati investimenti per ben 180 miliardi di dollari australiani. Nel giro di cinque anni circa, un business del genere, avrebbe fatto dell’Australia il paese con il maggior tasso di crescita dell’area. Peccato però per alcune caratteristiche strutturali del mercato australiano.

In Australia infatti la forza lavoro è carente e i materiali da usare nelle estrazioni costano tanto. Questi due elementi fanno crescere in modo eccessivo i costi di produzione.

Adesso, chi investe in opzioni binarie deve tenere d’occhio l’andamento delle azioni delle aziende che si sposteranno in Africa e può scommettere sulla riduzione tendenziale del prezzo del gas all’aumento dell’offerta di questo materiale, bilanciato dall’euforia del mercato che determina un rialzo del prezzo del prodotto.