Petrolio: la capitale si chiama Aberdeen

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ECONOMIA

In questo momento di passaggio da una stagione finanziaria all’altra, gli investitori, soprattutto gli opzionaristi, sono all’erta perchè vogliono approfittare della volatilità del mercato. Molti altri investitori, invece, cercano d’individuare nuove direttrici d’investimento. 

Uno dei settori sempreverdi è senz’altro quello energetico, infatti fa molto tendenza la notizia relativa ad ENI che ha perso quasi la metà degli utili nonostante la soddisfazione espressa dall’ad dell’azienda per i risultati portati a casa nel primo trimestre dell’anno.

Ma non è di questo che vogliamo parlare, quanto piuttosto del petrolio che ha trovato adesso una nuova capitale. Si tratta di Aberdeen, una città situata sulla costa del Mare del Nord in Scozia. L’economia di questa città, fino a pochi mesi fa, era basta sulla pesca e sull’industria tessile ma dagli anni Settanta in poi, con la scoperta dei giacimenti petroliferi sottomarini, si è iniziato ad insistere sull’estrazione di greggio.

E’ così che moltissime aziende, tra cui le multinazionali americane, per esempio la Chevron, hanno cercato delle tecniche nuove per l’estrazione del petrolio e sono andate a fare un po’ di business in Scozia con la perforazione sottomarina.

Gli strumenti testati per il petrolio sono stati poi usati anche per l’estrazione del gas naturale e del petrolio in Messico, in Angola, in Australia, in Congo e in tante altre nazioni.