Fiat: cosa succede all’azienda italiana

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Fiat è un nome che in Italia riporta alla mente il passato industriale del paese, non è solo l’azienda automobilistica nostrana, anche perché a ben vedere, dalla delocalizzazione della produzione in poi, di italiano nella Fiat è rimasto ben poco. Se poi si considera l’affare Chrysler, il gioco è fatto. 

Marchionne, che di recente è finito sulle prime pagine di tutti i giornali perché si è aumentato lo stipendio nonostante la crisi economica, ha presieduto in questi giorni l’assemblea degli azionisti del gruppo Sgs parlando quasi esclusivamente dei target finanziari della FIAT anche per il 2013.

L’Ad di Fiat, per esempio, ha confermato che per il primo trimestre dell’anno in corso, il trading profit del Lingotto sarà inferiore ai dati dell’anno scorso riferiti allo stesso periodo. E l’origine di questa flessione sembra essere in una crisi delle vendite.

In realtà alla Fiat è successo quello che è accaduto anche alla Apple: uno dei prodotti considerati di punta, non ha avuto il successo sperato e la crisi delle vendite ha intaccato i bilanci dell’azienda. Nel caso della Fiat, il prodotto in questione è la Jeep Liberty che è stata lanciato nel primo trimestre dell’anno scorso.

Gli obiettivi per il 2013, quindi, sono ricavi tra 88 e 92 miliardi di euro, un utile di gestione ordinaria tra 4 e 4,5 miliardi di euro e un utile netto tra 1,2 e 1,5 miliardi di euro.