Il nucleare britannico e quello cinese

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I titoli di alcune industrie cinesi e britanniche che si occupano di energia nucleare potrebbero subire in questi giorni dei bruschi rialzi se sarà confermato l’accordo tra la Cina e il Regno Unito. Ecco di cosa si tratta.

Una serie di rappresentanti dell’industria nucleare cinese hanno deciso d’incontrare la settimana scorsa i vertici del Dipartimento britannico dell’energia, al fine di proporre un interessante e cospicuo investimento all’Inghilterra sul suolo britannico.

La Cina ha proposto d’investire circa 45 miliardi di euro per la costruzione di cinque reattori nucleari sul suolo britannico. In sterline si parla di circa 35 miliardi.

La proposta sembra soddisfare le esigenze dell’intelligence britannica che fino a questo momento aveva dei problemi a finanziare il programma nucleare ma che ha anche molto interesse ad emanciparsi dalla politica dell’EDF, vale a dire la multinazionale energetica a base francese.

Secondo il The Guardian, attualmente, l’EDF impiega 15 mila persone, gestisce 8 centrali nucleari ed è responsabile della produzione di 9 mila megawatt di energia. È sempre il quotidiano inglese a spiegare quali sono le aziende coinvolte.

Sembra che in Inghilterra siano arrivati i rappresentanti del Shanghai Nuclear Engineering Research and Design Institute, che parte del China National Nuclear Corporation, che a sua volta è controllata dal governo cinese.