Opzioni binarie, le tendenze del mercato

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Seguire il mercato significa seguire le tendenze che si generano al suo interno. Come probabilmente molti trader di opzioni binarie già sapranno, le tendenze che possiamo avere sono principalmente due: tendenza rialzista e tendenza ribassista.

Conoscerle è molto importante per comprendere il modo in cui gli indicatori possono rapportarsi ad esse.

  • tendenza rialzista, conosciuta anche con il termine rally;
  • tendenza ribassista, conosciuta anche come downtrend.

Possiamo però anche assistere alle fasi laterali o orizzontali, chiamate in gergo tecnicoflat market o trendless,  fasi intermedie in cui il valore dell’asset oscilla tra due valori, descrivendo un movimento che non risulta essere né rialzista né ribassista e pertanto non presenta alcuna tendenza di mercato.

Prima di approfondire, deve essere fatto un accenno alle diverse categorie, suddivise in base alla loro durata; distinguiamo:

  • trend a breve termine; tra cui vengono indicate tutte quelle tendenze che non superano le tre settimane;
  • trend intermedio; racchiude le tendenze che oscillano tra 3 settimane e diversi mesi;
  • trend a lungo termine o anche tendenza maggiore; raggruppa le tendenze che hanno una durata minima di 1 anno.

I migliori indicatori di trading sono quelli che ci permettono di analizzare le tendenze e comprendere quali siano i momenti in cui una tendenza si sta indebolendo, in modo tale da operare all’inizio della sua inversione.

Il consiglio è quello di studiare i grafici dei prezzi, abbinando gli indicatori tecnici più affidabili.

Un indicatore tecnico può essere un valido aiuto per  la tua attività di trading, un utilissimo supporto per interpretare  correttamente i grafici.

Per capire quali sono i migliori indicatori di trading, occorre chiarire il significato di alcuni termini molto frequenti e che possono essere confusi, quali:

  1. indicatori;
  2. oscillatori.

Gli indicatori sono disegnati direttamente sul grafico e rappresentano l’andamento del nostro cross.

Gli oscillatori vengono invece tracciati al di fuori del grafico principale. Anch’essi si muovono all’interno dei valori di riferimento o all’interno di un minimo e di un massimo.