Anche l’India in diffoltà

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Da diverse settimane parliamo delle difficoltà di quelle che fino a qualche mese fa erano considerate le economie emergenti. Ai problemi economici del Giappone si sono aggiunti il rallentamento cinese e i guai indiani.

Del Giappone e della Cina abbiamo parlato in modo approfondito perché queste due nazioni sono legate molto al Vecchio Continente, visto che hanno comprato parecchi titoli del debito dei paesi come la Spagna, la Grecia e l’Italia nella speranza che l’Eurozona si salvi.

Adesso siamo chiamati ad approfondire il sistema indiano dove ci sono un bel po’ di problemi produttivi che hanno determinato un rialzo dei prezzi. Prendiamo qualche caso pratico, ad esempio lo zucchero grezzo.

Questo prodotto ha visto incrementare il prezzo sulla piazza di New Yoork dell’1,5 per cento che corrispondono ad un aumento di 22,85 centesimi per libbra. Nelle settimane scorse, invece, i prezzi avevano subito un rallentamento.

Siccome le condizioni climatiche indiane fanno presagire un raccolto magro ed una produzione meno consistente da parte delle aziende saccarifere, a parità di domanda i prezzi sono in aumento. In realtà anche la domanda è diminuita, almeno stando ai risultati registrati alla fine della scorsa settimana.

La produzione di zucchero di canna, per l’anno 2013, passerà da 77 milioni di tonnellate di quest’anno a 60 milioni di tonnellate.