Argentina: un nuovo swap in vista

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grafico borsa 01

La questione del debito non è squisitamente italiana. Moltissimi stati attraversano un momento di difficoltà e l’Argentina, da anni, combatte con il debito. Il paese aveva dichiarato il default nel 2001 e poi avviato diversi piani di ristrutturazione. Quella dei tango bond è veramente la storia infinita e diventa materia per gli investitori in un momento in cui i mercati sono in forte apprensione per le tensioni in Medioriente. Gli Stati Uniti, infatti, hanno detto di voler risolvere al più presto la questione siriana e il proposito interventista ha mandato in rosso molti listini.

Intanto, in Argentina, il presidente Cristina Kirchner ha detto di voler far partire un nuovo piano di ristrutturazione del debito coinvolgendo quegli investitori che detengono una buona parte dei titoli del debito argentino ma non hanno partecipato ai precedenti swap.

La notizia potrebbe non essere così clamorosa se non apparisse una soluzione politica, una risposta decisa alla sentenza della Corte d’Appello di New York che ha dato ragione ad un gruppo di fondi speculativi che detenevano lo 0,45% dei titoli del debito argentino. Il paese è stato obbligato a risarcire integralmente il valore nominale di questi titoli tirando fuori 1,33 miliardi di dollari.

Il terzo swap, l’ultimo annunciato dalla Kirchner, interessa il 7% dei titoli del debito in giro per il mondo.